Fondazione Cariplo festeggia i 25 anni con152 milioni di euro di bandi
- ricercarericercarsi
- 11 feb 2016
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Fondazione Cariplo riparte con l'attività filantropica, lanciata ufficialmente il 4 febbraio presso la sede di Via Manin alla presenza del Presidente Guzzetti, del Segretario Generale Urbani e dei direttori dei quattro settori erogativi: Ambiente, Arte e Cultura, Ricerca Scientifica, Servizi alla Persona.
Un budget importante, 152 milioni di euro, reso disponibile dalla gestione del patrimonio, che oggi si attesta ad oltre 8 miliardi di euro, a valori di mercato.

Per questo 2016, oltre ai bandi, è da segnalare un’importante novità: quattro programmi di grande impatto che interessano le periferie, il recupero delle aree interne, l’impresa sociale e l'occupazione giovanile, con la nascita della Job Factory della Fondazione che prenderà il via a Milano durante la primavera. Ecco di cosa si occuperanno le nuove iniziative intersettoriali:
Periferie sociali: un progetto che punta a migliorare la qualità della vita nelle periferie attraverso la riqualificazione urbanistico-architettonica-ambientale, il rafforzamento della coesione sociale in zone degradate, lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale e culturale, l’attenzione ai beni comuni e all’ambiente;
(De) centrando: un progetto per riattivare le aree interne, in particolar modo montane, caratterizzate da spopolamento e abbandono, con azioni di potenziamento e innovazione delle filiere tipiche (agricoltura, allevamento, turismo) che siano in grado di facilitare la creazione di nuovi posti di lavoro, specie per i giovani, passando per la valorizzazione dei patrimoni culturali materiali e immateriali, la prevenzione del rischio idrogeologico e il miglioramento della qualità della vita;
Job Factory: la creazione di un hub a partire da un luogo fisico, che attraverso la rete di Fondazione Cariplo contribuisca a generare occupazione per i giovani; un incontro di saperi tra PMI e grandi aziende, imprese sociali, imprese culturali, scuole, università, enti di formazione, fablab, incubatori/acceleratori.
Innovazione sociale, capacity building del Terzo Settore e Impact investing: se efficacemente sostenuti, il Terzo Settore e i nuovi soggetti che si affacciano nel campo dell’imprenditoria sociale potrebbero promuovere un processo di ammodernamento e innovazione. La finanza sociale/impact investing potrebbe supportare un ecosistema di imprenditoria sociale fortemente orientato all’innovazione applicata ai campi del welfare, della cultura e dell’ambiente.








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